Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gusto

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L'arte di guardare l'arte

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Daverio, Philippe 20 occorrenze

L'arte di guardare l'arte

A partire dal XII secolo il gusto subisce il formidabile passaggio dal bello degli antichi, di cui si conservava un ricordo cristallizzato nell’arte

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di un gusto assolutamente nuovo, quello della modernità d’Occidente, lentamente conquistata dalle nuove lingue romanze del parlare come del vedere.

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di gusto nello sviluppo dell arte del secolo successivo.

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principi. Una rivoluzione del gusto e delle abitudini che ebbe il suo fulcro nella prima metà del Seicento e che merita tuttora un’attenzione analitica

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sensibili (e ovviamente senza porre differenti valutazioni di merito fra le une e le altre!) si potrebbe ritrovarne il gusto cromatico nelle

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Ludovisi è allora visitatissima e il sacofago avrà grande influenza sul gusto. Ogni ritrovamento a Roma, dagli anni epici della scoperta del Laooconte

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accanto ai pari della nobiltà sul come ci si adegua nel gusto alla vita di lusso se porta una innovazione sottile alla lettura delle classi sociali, in

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L’esempio dell’arte giapponese apre un modo diverso di concepire la decorazione, un panorama di citazioni possibili che chiude il gusto eclettico del

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, senza grande successo. Fu la Francia a sancire l’affermarsi di un nuovo gusto proprio con l’esposizione e con la cortese manovra diplomatica dell

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’oggettistica per ampliare un gusto che era inizialmente stato legato esclusivamente alle stampe. Si scoprì un modo diverso di concepire la decorazione

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Quello che passa per “stile fascista”, in particolare per quanto riguarda pittura e scultura, è in realtà parte di un gusto e una tendenza condivisi

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Washington con sculture sostanzialmente analoghe dinanzi a edifici similari. Il gusto geometrico e iperelegante dell’Art Déco nelle sue varie declinazioni

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corretto sia dal punto di vista del gusto che da quello della gentilezza del sentire democratico. Si poteva solo in rari casi, grazie alle Piazze d’Italia

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acquistati da ogni accademia di rispetto, conclusero il secolo con l’indicazione d’uno stile nuovo che avrebbe, nel giro duna generazione, mutato il gusto

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musicale di Wagner, le mutazioni del gusto barocche, fino alle invenzioni gotiche dell’abate Suger.

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gusto plasmata negli anni del concilio di Trento. Quegli anni di rifondazione delle radici sociali in un patto di convivenza fra ceti laici e nuclei

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gusto del proprio classicismo da Grand Siècle per evaporare nelle eleganze di Fragonard e Watteau prima di trovare nuovo vigore in David. La seconda

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Altrettanto vero è che il cambio del gusto che si opponeva a un’iconografia troppo rappresentativa e trionfante aveva le sue radici negli anni Trenta

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È molto probabile che la rivoluzione del gusto che avvenne a New York a cavallo fra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta del secolo scorso, a

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al visitatore tagli di storia intatti, storia del gusto e dei costumi, in ambienti magicamente conservati. Il difetto, secondo i parametri didattici

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